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Domanda veloce: cosa hanno in comune Las Meninas di Velázquez e le conchiglie che vediamo negli zaini di molti pellegrini sul Cammino di Santiago? Esattamente: uno dei simboli principali del Cammino di Santiago: la croce rossa formata dal filo di una spada e da tre fleurs-de-lis. Oggi parliamo della croce di Santiago.
Il Cammino di Santiago è un itinerario ricco di simboli. In altri articoli di questo Blog del Pellegrino abbiamo già parlato di alcuni dei principali, come la conchiglia del pellegrinoo la rappresentazione del proprio percorso, in modo simbolico, attraverso il gioco dell'oca. Ora è il momento di concentrarsi su un simbolo che è metà croce e metà spada.
L'origine della croce di Santiago
Come di solito accade quando si parla di simboli di grande importanza, esistono diverse teorie sulla loro origine. La croce di Santiago, ad esempio, è stata collegata alle piccole croci che i crociati portavano in Terra Santa durante le guerre per il controllo territoriale di quei luoghi e il cui braccio più grande era appuntito, in modo da poter essere inchiodato al suolo come modo di rivendicazione.
È stato anche collegato allo stendardo bianco e alla croce rossa che, secondo la leggenda della battaglia di Clavijo, fu portata dall'apostolo San Giacomo quando apparve improvvisamente nel mezzo della battaglia sul suo cavallo bianco per sconfiggere l'esercito musulmano.
La verità è che, al di là di crociati e apparizioni, l'origine della croce di San Giacomo sembra essere direttamente collegata al processo attraverso il quale l'apostolo Giacomo diventa un santo militare. Vale a dire, quando la figura stessa di San Giacomo - in precedenza un pescatore diventato apostolo - comincia a essere usata sistematicamente per giustificare e rafforzare l'idea della lotta contro l'infedele e l'avanzata dei regni cristiani della penisola iberica verso sud.

La successiva popolarizzazione e, senza dubbio, la sua attuale importanza tra i simboli del Cammino di Santiago si devono all'Ordine dei Cavalieri di Santiago. Quest'ordine, fondato nel 1170 come istituzione al tempo stesso religiosa e militare, aveva lo scopo di difendere i pellegrini sulle strade di Compostela da briganti e banditi e di combattere per espellere i musulmani dalla penisola iberica. Cinque anni dopo, nel 1175, Papa Alessandro III ne approvò le regole, che stabilirono definitivamente la croce di Santiago come principale simbolo identificativo dell'ordine.
Tuttavia, anche altri ordini religiosi hanno utilizzato la croce di Santiago, come l'ordine di Santiago de la Espada - un ramo portoghese dell'ordine di Santiago fondato nel 1170. Anche i membri del capitolo della cattedrale di Santiago portano questo simbolo sul loro abbigliamento, sebbene non appartengano ai Cavalieri di Santiago.
Il simbolo e le sue parti
Abbiamo già indicato che il braccio lungo di questa croce rappresenta il filo di una spada. È chiaro che la spada simboleggia l'uso delle armi in difesa del cristianesimo. Ma una spada era anche lo strumento usato per decapitare l'apostolo stesso. Giacomo fu, infatti, il primo degli apostoli a essere martirizzato per la sua fede.
Il colore rosso - gules, in araldica - è legato al sangue, anche con un doppio significato: da un lato, il sangue dell'apostolo stesso che viene versato durante il suo martirio. Dall'altro, il sangue dei soldati cristiani versato nelle battaglie per il controllo territoriale della penisola.
Infine, il simbolo non sarebbe completo senza considerare i fleurs-de-lis che compaiono sui bracci e sull'elsa della spada. In altre parole, la croce di San Giacomo non è semplicemente una croce con il braccio maggiore appuntito. Fin dal Medioevo, il giglio simboleggiava l'"onore senza macchia" associato all'ideale cavalleresco, ma rappresentava anche l'obbedienza e la sottomissione ai comandamenti cristiani.
Il simbolo oggi
Dopo la scomparsa dei Cavalieri di Santiago come ordine religioso e militare, l'uso della croce rossa continuò a diffondersi fino a diventare uno dei principali simboli del Cammino di Santiago. Oggi è presente nell'araldica di diversi comuni che appartenevano all'ordine, nelle province di Toledo, Cuenca o Ciudad Real, e anche in altri che non appartenevano all'ordine, come la stessa città di Santiago de Compostela. Lo stemma di Compostela combina, infatti, la croce d'argento con la rappresentazione del sepolcro apostolico in marmo bianco.
La croce di Santiago si è diffusa anche in stemmi meno istituzionali, come quelli di squadre di calcio galiziane come il Celta de Vigo, il Racing de Ferrol o l'SD Compostela. E anche nella famosa torta di Santiago: uno dei dolci più tipici non solo di Compostela, ma di tutta la Galizia.
E le Meninas?
Infine, torniamo all'inizio. Che cosa hanno a che fare con Las Meninas in tutto questo? Come forse sapete, lo stesso autore del dipinto, Diego Velázquez, si ritrae nella scena in cui compaiono le Meninas e altri personaggi quotidiani della corte di Filippo IV. Se si guarda sulla corazza di Velázquez, vedrete che la croce di Santiago è chiaramente evidenziata.
La verità è che il dipinto originale, realizzato nel 1656, non conteneva questa croce. Fu aggiunta nel 1658, quando Velázquez ottenne l'ammissione all'ordine - che all'epoca, per ovvie ragioni, era poco più di un'istituzione dedicata ai pellegrini e alla diffusione del cristianesimo nella penisola iberica, ma possedeva comunque un grande prestigio.